Qualcuno, che ora è con Dio, -Pittore consacrato- che fu ben grande e ci fa soffrire il fatto che appartenga già al passato,dipinse in una tela, con arte e con vita, la ballata più bella, della terra, la più amata. S'innalzò alla stanza che aveva visto, illuminata a petrolio, e creò il più portoghese dei quadri a olio. Uno del popolo, con l'amante al suo fianco, afferra con le dita e percorre la chitarra, e lì si vede il fado! Vi fa sorridere, l'idea di sentire con gli occhi, Signori? Sarà, ma non chi ha già sentito, ma a colori. Ci sono le voci di Alfama in quel quadro e la viola diffonde l'amarezza delle canzoni. Grazie a quel quadro, vi giuro che ho sentito la voce affinarsi fino alla perfezione: rude, il fadista popolare mentre canta alla Severa. Quello è del quartiere; Quello è Lisbona, bohémien e fadista; Quello è un artista; Quello è Malhoa! | Alguém, Que Deus já lá tem, - Pintor consagrado - Que foi bem grande e nos dói, Já ser do passado, Pintou numa tela, Com arte e com vida, A trova mais bela, Da terra mais querida. Subiu A um quarto que viu, À luz do petróleo, E fez o mais português Dos quadros a óleo. O Zé de Samarra, Com a amante a seu lado, Com os dedos agarra E percorre a guitarra, E ali vê-se o fado! Faz rir, A ideia de ouvir Com os olhos, senhores? Fará, mas não p'ra quem já Ouviu, mas em cores Há vozes d'Alfama Naquela pintura E a banza derrama Canções de amargura Dali, Vos digo que ouvi A voz que se esmera: boçal, Aquilo é bairrista;um faia banal cantando à Severa. Aquilo é Lisboa, Boémia e fadista; Aquilo é de artista; Aquilo é Malhoa! |