Ascolta la canzone cantata da Mafalda Arnauth
Quasi immortale
Ho voluto liberare il grido che mi attanaglia
Un lamento che in me si ostina
A non spegnersi nel silenzio.
Ho voluto liberare l’angoscia, la paura
Dei giorni della verità
Così diversi dal passato.
E ora che ho liberato il mio grido
Non meno triste mi sento
Perché il cantare non leva il dolore,
perché il mio canto non muta il destino
di vivere vaneggiando
io, la vita e questo amore.
Ho voluto vivere un amore quasi immortale,
che non mi facesse torto
avere un cuore così grande.
Sono stata amata, nell’illusione di chi non lo era,
proprio da chi tanto avevo desiderato
Senza sapere che tutto fosse inutile.
E il mio peccato sta nel credere ancora
Che sia possibile desiderare e amare
Dando ascolto alla ragione.
Se l’amore è pazzia come si dice
io che ho sempre mentito a me stessa,
voglio ascoltare il mio cuore. |
Quase imortal
Um lamento que em mim teima Em não ficar calado. Quis soltar a mágoa, a ansiedade Dos dias da verdade Tão diferentes do passado. E agora que soltei o meu grito Não menos triste me sinto Que o cantar não leva a dor, Pois o meu canto não muda o destino De viver em desatino Eu, a vida e este amor. Quis viver um amor quase imortal Que não me levasse a mal Ter tamanho coração. Fui amada na ilusão de quem não o era Talvez por quem tanto dera Sem saber que era em vão E o meu pecado é ainda acreditar Ser possível querer e amar Dando ouvidos à razão. Se o amor é louco como dizem por aí, Eu que a mim sempre menti, Vou escutar meu coração. |